La luce di Lisbona seduce, affascina conquista. Una città che non smette di sorprendere per le continue proposte culturali, esperenziali e gastronomiche è meta ideale per un city break invernale.
La capitale portoghese continua nella sua crescita e capacità di attrarre viaggiatori, non solo per quel mix che ancora si respira tra malinconia, decadenza e contemporaneità, ma anche per il saper guardare al futuro valorizzando l’esistente. L’eleganza del bianco e nero delle calçade portoghesi, le tipiche pavimentazioni che con i loro motivi decorativi abbelliscono le aree e strade pedonali, sembrano invitare il viaggiatore al lasciarsi andare allo stupore e meraviglia. Lisbona è una città che si presta alla creazione di mille itinerari tematici, dall’andar alla ricerca del Blu Classic, il color Pantone 2020 attraverso gli azulejos, dei mercati di quartiere, passando per la Lisbona vista dall’alto attraverso i classici miradouro e rooftop, senza dimenticare lo sguardo sulle ultime novità in città.
Che sia la prima volta o un nuovo ritorno, ecco un itinerario su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni. Lisbon Card alla mano, già dall’aeroporto la città sarà pronta a svelarsi ai vostri occhi, avendo come base di partenza il nuovo boutique apart-hotel OnJ nel quartiere San Lazaro a soli 800 metri dalla centralissima Praça Figueria.
Giorno 1
Dall’aeroporto di Lisbona si raggiunge comodamente il centro e quindi OnJ con appena mezz’ora di metropolitana scendendo alla fermata Martim Moniz. Il vivace e multiculturale quartiere Mouraria, si presta già ad una lettura della città e del paese, fatto da un insieme di culture, usi e costumi ben integrati tra di loro.
Un thè alla rosa con dei dolcetti freschi di giornata, ricaricano il corpo e ritemprano lo spirito dopo il viaggio e permettono un check-in pieno stile tangibiliemozioni, da gustare anche nel giardino del boutique aparthotel dove una piccola piscina decorativa e un angolo di lussureggiante vegetazione fanno bella mostra di sè.
Uno dei modi per scoprire la città e avere uno sguardo d’insieme è quello di utilizzare uno dei percorsi di Yellowbus, per proseguire singolarmente nei giorni seguenti. Il circuito meno battuto è quello di Lisbona Moderna con cui passando dalla grande e suggestiva praça do Comercio, prosegue sul lungo il Tago per giungere nel bel quartiere residenziale Parco delle Nazioni, costruito nel 1998 in occasione di Expo e famoso per la stazione Oriente firmata dall’archistar Santiago Calatrava. Il tour si snoda poi verso Campo Pequeño, ovvero quello che un tempo era l’arena dei tori costruito in stile neomoresco e che dal 2006 è il luogo deputato per i grandi eventi musicali e non solo.
Percorrendo poi l’elegante Avenida da Libertade, costruita proprio su modello dei boulevards parigini si giunge al termine del tour in praça Figuiera.
Dopo il primo sguardo d’insieme, ideale quando non si conosce una città, si può proseguire a piedi verso il nucleo più antico della città, ossia l’Alfama. Non sarà difficile immergersi nell’atmosfera e nei profumi dolci delle pasteis de nata, o salati come quelli del baccalà. Tra le strade strette e tortuose, tra marciapiedi appena accennati e piccoli tram gialli che sferragliano lungo i binari, passando davanti alla Cattedrale del Sè, perdendosi tra i piccoli negozi di arte e artigianato, si giunge al Miraduro di Santa Lucia e poi proseguendo a quello della Porta del Sole. Qui è d’obbligo prendersi una pausa, sorseggiare una birretta o una ginjinha locale e ammirare il paesaggio sui tetti rossi e le case color pastello che si aprono davanti. Da qui si proseguire poi fino al Castello di San Giorgio, per perdersi tra le botteghe il profumo delle panetterie e le note dei cantanti di strada, che qui si affacciano da balconi in case un po’ naif.
Rimanendo in quest’area si può inserire in itinerario il Mercato di Santa Clara, che insieme a quello di Orique e al più modaiolo Ribeira contribuiscono a dare una fotografia sulle diverse sfumature riguardo a questi spazi.
Per una pausa culinaria e casalinga, che sia finalizzata alla ricerca delle sardine grigliate o pasteis de bacalau, ai piedi dell’Alfama ci si può fermare in rua do Bacalheiros vicino alla Fondazione Josè Saramago. L’atmosfera informale, familiare e senza pretese, qui è la vera chicca di stile.
Si continua ancora a piedi verso la bellezza di Praça do Comercio, per perdersi nell’intensità del bianco, del giallo e delle 87 colonne. Da qui cogliete l’occasione per salire sull’Arco di Rua Augusta per godere una delle viste dall’alto più belle di tutta la città. Ne seguiranno delle altre. Una delle curiosità legate a questo luogo è che l’orologio che da qui affaccia sulla strada, viene caricato una volta al giorno dall’interno della struttura dell’arco. Se volete assistere al momento della carica manuale, fatevi trovare qui tra le 9.30 e le 10
Se la stanchezza si fa sentire, basterà prendere da qui il tram 15 e scendere alla fermata Calvario, nel quartiere Alcantara, per scoprire la Lisbona che sa riqualificare i suoi spazi industriali e che riesce ad inventarne di nuovi in posti impensabili. Così concedevi un tu per tu con il ponte più lungo d’Europa salendo sul Pilar 7 Experience , a seguire date uno sguardo all’attiguo Villaggio Underground per vedere come sono stati riutilizzati i container e poi un aperitivo all’interno di LX Factory al Rio Maravilla – per un tramonto unico sul il fiume Tago.
Attendendo l’orario di cena, perdetevi in questa ex area industriale di Lx Factory (LX è la sigla di Lisbona) risultato di un recupero di un’antica azienda tipografica, sottratto alla speculazione edilizia e riconvertito nel più grande distretto creativo, culturale e gastronomico di tutto il Portogallo. Lasciatevi incantare prima dai murales e dai loro colori e dal cibo e dagli ambienti di Cantina LX poi. Qui all’interno troverete l’essenza di questo luogo. L’uso sapiente degli arredi vintage, recuperati e mixati con gusto; l’atmosfera soffusa e le proposte in menu incentrate sul forno a legna a vista sembrano essere una sintesi perfetta di questa città, così capace di adattarsi, innovarsi e darsi con generosità.
Giorno 2
Per ammirare le eleganti calçade portuguesi, la tipica pavimentazione decorativa in bianco e nero che caratterizza la città, ma anche il resto del Portogallo, vale la pena svegliarsi prima che i passi di lusitani e turisti comincino a calpestarle. Un’idea itinerario da tracciare sulla mappa, anche in tempi di google map e rooming diffuso, è da praça Dom Pedro IV (Rossio), proseguendo fino al vicino incrocio tra Rua 1° Dezembro e Rua do Carmo zigzagando per Rua Augusta – qui salite o risalite sulla terrazza dell’arco per vedere questi lavori dall’alto e proseguite poi per praça do Municipio, Rua dos Correeiros, rua Garrett di fronte alla famosa caffetteria Brasileira e ancora praça Luis de Camoes.
Si prosegue su Rua da Misericordia in direzione dell’elegante concept store Embaixada, perdendo gli occhi e ammirando le mille sfumature di Classic Blue, color Pantone 2020, delle piastrelle che rivestono i bellissimi palazzi di questa elegante strada. Qui si ritrova lo stile contemporaneo del Portogallo, di designer emergenti ma anche di brand del lusso come i profumi e i saponi Castelbel.
Per il pranzo la scelta da wowfactor è Lost in. Un ristorante che potrebbe sfuggire se qualcuno non ce lo segnalasse. Bisogna entrare in un androne per scoprire una nuova vista panoramica sul paesaggio della città. Un menu a cavallo tra India e Portogallo da gustare tra arredi colorati e ampie vetrate luminose, il tutto sotto la supervisione della dea Shanti, che nel dehors esterno si presenta con un bel ritratto.
Riprendendo la strada verso la Baixa Chiado, uno degli ultimi palazzi storici restaurati e visitabili gratuitamente è Broteria Cristianesimo e Cultura. Fate una sosta per ammirare il grande lavoro di recupero dei soffitti barocchi unito all’eleganza degli arredi contemporanei. Proseguite poi verso le rovine del Convento di Carmo e da qui un salto sulla bellissima terrazza panoramica dell’Elevador di Santa Justa. Per provare l’esperienza dell’ascensore è consigliabile in discesa, per evitare i 30 minuti di fila da fare in caso si voglia invece salire.
Concludere la giornata arrivando nel tardo pomeriggio al Mercato da Ribeira. La struttura coperta si sviluppa in una sorta di percorso a due cerchi concentrici, dove all’esterno si possono trovare i classici stand dei venditori, mentre all’interno è animato da spazi di ristoranti gastronomici, anche stellati, che presentano delle proposte da leccarsi i baffi a prezzi più che accessibili. Qui la parola d’ordine è allegria e convivialità, a partire dai tavoli dove si condivide il posto e vale la regola del “chi prima arriva prima alloggia!”
Giorno 3
L’ultimo giorno concedetevi il piacere di conoscere la città da Sud a Nord del Tago. Questo itinerario vi darà la possibilità di toccare ancora grandi classici, patrimonio Unesco, fare una gita sul fiume e infine approfondire di più l’architettura del quartiere Parco delle Nazioni.
Si parte dall’incantevole sito patrimonio Unesco del Monastero di San Geronimo, che merita una visita attenta. Cercate di essere qui nei primissimi minuti di apertura al pubblico, prima che il chiostro e le balconate si riempiano di turisti e gruppi di visite guidate. Lasciatevi incantare dal color oro della pietra quando viene illuminata dal sole e provate ad immergervi per pochi istanti nello spirito conventuale.
A pochi passi dal monastero fermatevi alla Pasteleria de Belem ,assaggiate e provate voi stessi ad individuare le piccole differenze con le pasteis de nata, mentre vi concederete una sosta nelle sale affacciate direttamente sull’area di produzione. Pasteleria de Belem non è soltanto tartellette alla crema, ma anche un luogo dove provare i dolci portoghesi e gustare degli snack locali salati. Merita assolutamente una sosta.
Proseguite verso la Torre di Belem per continuare a fare il pieno della bellezza dallo stile manuelino. Se si vuole entrare pazientate per i tempi di attesa, soprattutto se si arriva in orari di punta. Per i possessori della Lisbon Card c’è una fila dedicata. Anche questo è un altro dei luoghi dove vedere Lisbona dall’alto.
Da qui prendendo lo Yellow Boat potrete navigare il Tago ammirando la città da una nuova prospettiva. In uno sguardo ammirerete la suggestiva architettura del Maat il museo di arte, architettura e tecnologia, il Monumento delle Scoperte realizzato nel 1960 e tutta la riqualificazione lungo il fiume con i suoi bei caffè, le piste ciclabili e i Docks, gli ex magazzini mercantili.
Concludete la giornata del quartiere Parco delle Nazioni per ammirare il tramonto sul mare e le suggestive architetture che prendono nuova vita al calar del giorno e con l’accendersi delle loro luci!
Note di viaggio
*Per approfondimenti sulla città e la regione il sito ufficiale è Visit Lisboa
* Libon Card se oltre ai trasporti pubblici si vogliono visitare le principali attrazioni storico- culturali
*Yellow Bus se oltre ai trasporti pubblici si vogliono fare delle esperienze come la navigazione del Tago