Masseria Spina. L’eleganza agricola pugliese

dsc_0044

Una delle meta d’elezione per un viaggio alla scoperta dell’Italia, è certamente la Puglia. Per conoscere questa regione, lunga più di 400 chilometri, con le sue differenze paesaggistiche, gastronomiche e culturali è bene concedersi del tempo, preferibilmente lontano dalla calca di metà luglio e agosto, che toglie la magia di questo luogo.

Entrare in stretto contatto con l’energia della Puglia, significa avvicinarsi alla terra, fatta di zolle rosse intense, di masserie, di alberi di ulivo millenari, quelli non attaccati o che resistono con forza alla xylella, e che affondano le loro radici nel suolo profondo per trovare l’acqua tra il terreno carsico.

La Puglia contadina che apre le porte all’ospitalità, la si può trovare a Monopoli con Masseria Spina e nell’adiacente Parco Rurale.  Che sia destinazione o sosta di qualche giorno, per spezzare il viaggio verso il Salento, questa masseria è  sinonimo di accoglienza ricettiva, ristorazione, esperienze da vivere e storie di questo luogo da ascoltare. Giungendo qui, il color rosso terra degli esterni della masseria sono uno degli elementi che la caratterizzano e che balzano all’occhio. Niente bianco abbagliante come ci si aspetterebbe, ma un colore dato durante la seconda guerra mondiale, permettendo a questo luogo di scampare ai bombardamenti, con una strategia di  mimetizzazione con il suolo.

dsc_0035

Oggi questa masseria fortificata con i suoi sette ettari di “parco della piana degli ulivi secolari”, offre la possibilità sia di soggiornare in quella che è una vera e propria dimora storica, composta da sei residenze ricavate partendo la quella che era un’antica torre di avvistamento. L’arredamento d’epoca dei proprietari che qui si sono succeduti, caratterizza l’ospitalità dando modo al viaggiatore di riposare anche in letti in ferro con tarsie in madreperla, così come l’affaccio sul mar Adriatico che permette di ammirare l’alba anche stando ancora sdraiati comodamente nel letto.

img202107031522221

L’esperienza all’interno di  Masseria Spina è perfetta per viaggiatori curiosi, che amano vivere momenti speciali nel pieno stile tangibili emozioni e da wow factor, lasciandosi stupire e sorprendere.

In un percorso dal passato al presente qui si trovano le tracce antichissime di una piccola necropoli, risalenti al periodo alto medioevale, segno tangibile della presenza, intorno all’XII sec., di una comunità piuttosto numerosa, semplicemente passeggiando andando a fare un tuffo in piscina; di più importanti esempi della civiltà rupestre pugliese, dove nel sottosuolo è visitabile un complesso organico di grotte ciascuna adibita ad uno scopo specifico dalle abitazioni, ai frantoi ipogei alle chiese; di due torri costruite tra il XV e il XVI sec. che con la loro attività difensiva fecero sì che questo luogo assumesse  l’aspetto di un borgo completato poi dalla Chiesa dell’Immacolata, nel XVIII sec.

Imperdibile un tour guidato con Nori Meo Evoli, proprietaria nonchè restauratrice (è stata tra le altre cose, curatrice della messa in sicurezza del murales di Zivi Miller all’interno del Museo della Memoria e dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno) che attraverso i suoi racconti ed esperienza rende ancor più affascinante questo luogo.

dsc_0051

Di grande impatto visivo ed emozionale l’oliveto secolare, dove è impossibile non fermarsi a pensare a quante storie avrebbero da raccontare questi alberi, alla loro evoluzione, a quello che rappresentano per questo territorio. Un richiamo silenzioso ma forte ad essere abbracciati, proprio come insegna in Giappone la  shinrin-yoku conosciuta in Italia come la silviterapia, ossia il potere di abbracciare gli alberi.

Tra un gelso nero da gustare direttamente dall’albero o una mandorla da aprire come una volta, ossia direttamente con un sasso, si attende il tramonto quando il cielo si tinge di rosso, l’erba secca si accende di giallo e dall’orto arabo si sprigiona ancora il profumo degli agrumi appesi ai rami ci si concede un tuffo in piscina al calar del giorno.

img202107032020541

La giornata qui, si conclude poi con una degustazione guidata dell’olio prodotto da questi ulivi che solletica e prepara le papille gustative ad un aperitivo del territorio. Salumi, formaggi come il cacio ricotta all’ulivo, il morbido di pecora oppure il pecorino, accompagnati da conserve al mandarino e cipolla rossa da gustare con un calice di primitivo delle cantine Cardone accompagnati dal canto delle cicale. Immersi nella natura di questo angolo di Puglia, la magia prende vita.

Curiosità – Masseria Spina è stata anche location per alcune puntate della serie Lolita Lobosco e di una puntata di Unkwown con lo chef Anthony Bourdain e Asia Argento

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *