Quanto bisogna andare lontano per trarre ispirazione? Come spesso accade non molto distante. Basta solo saper guardare attorno o cercare.
Una gita fuori porta esattamente a Novara, città perfettamente equidistante tra Milano e Torino, può essere ad esempio meta ideale per chi appassionato di cibo, cucina vorrebbe trarre ispirazione da chi ha cambiato vita, dedicandosi alla ristorazione.
Nella terra del mare a quadretti, per il suggestivo paesaggio che si crea quando le risaie in primavera vengono allagate, nella città della cupola Antonelliana, del broletto medievale a qualche passo dal celebre Teatro Coccia e dal centro storico a Novara, Monica Ruspa e l’amica di sempre Vanda, hanno dato vita a L’allegra cucina.
Il ristorante, a qualche passo dal centro pedonale della città, è un posto informale e familiare capace di racchiudere il senso di convivialità attorno alla tavola e al cibo, che nel corso degli anni Monica e Vanda hanno sperimentato prima tra parenti ed amici per giungere oggi, all’apertura di una vera e propria attività ristorativa.
Varcare la soglia di questo posto equivale a fare un salto indietro tra i ricordi. In ogni angolo, in ogni dettaglio ognuno troverà il proprio. L’ambiente intimo, appena 30 coperti, rafforza l’idea di essere in cuna casa, così come il tavolo rotondo all’ingresso allestito con la tovaglia decorativa e una pianta ad abbellimento; i quadri della collezione personale di Monica e ancor di più piatti e piattini. Lo stile vintage del servizio buono della mamma o della nonna, qui oggi conferiscono carattere e dettagli di personalità, tralasciando mode e tendenze del momento sulla mise en place.
Così fanno bella mostra di sé, prima di essere deliziosamente gustati, i salumi di Novara, la giardiniera, il flan di cavolo con la “crema cauda”, rifacendosi quest’ultima l’intingolo della bagna cauda.
Principe del primo piatto il risotto Cammeo dell’azienda agricola Francesco Ferrari di Casalgiate al Bigin con fonduta di gorgonzola dolce Baruffaldi e salsa di pere Peyrot; a seguire un assaggio di diverse varietà di gorgonzola, che da queste parti è un must. Per chiudere in dolcezza la bontà del gelato al latte con Vov, il tutto rigorosamente fatto in casa è qualcosa di irresistibile a cui ci si concederebbe volentieri il bis.
Non è difficile attardarsi a tavola, perché il piacere della convivialità è garantito, proprio come dejavù di pranzo in un dì di festa a casa della zia più cara. Come ogni cosa bella fatta con il cuore e passione non vive della sua unicità, ma anche della bellezza della quale si circonda.
Lasciandosi alle spalle le bontà de L’allegra cucina, una visita alla scoperta di Novara è d’obbligo. Tra le tappe da non perdere c’è la Basilica di San Gaudenzio e la sua cupola Antonelliana, firmata dal celebre Alessandro Antonelli, architetto della più celebre Mole di Torino; l’architettura razionalista del centro storico che appassionerà i cacciatori dell’abitare contemporaneo; un salto indietro nel tempo nel broletto, il cuore medievale della città e tra le meravigliose vetrine in legno di inizio ‘900. Girovagando nel centro pedonale non si lascia questa città senza aver fatto un salto dal Biscottificio Camporelli. Posto imperdibile per ogni goloso, per gustare e vedere da vicino come nascono questi biscotti che oggi sono più conosciuti nella versione industriale come i “pavesini”.
Tra storia e gusto, Novara anticipa gli appuntamenti estivi con Novara Jazz, festival internazionale di musica jazz, che nasce dall’idea di realizzare eventi innovativi al di fuori dei circuiti commerciali che sappiano far dialogare diverse forme espressive contemporanee, in primis la musica (jazz ed elettronica) e le arti visive (fotografia e video), promuovere la creazione di nuovi ensemble creativi attraverso residenze artistiche e diffondere la formazione del jazz nei territori in cui opera. Molti gli appuntamenti interessanti e ricchissimi gli appuntamenti dal 1al 3 Giugno come il Silent Party (la musica da ascoltare in cuffia in modalità wirless) al Broletto o Alessabfdro Barbaglia al Circolo dei Lettori, solo per citarne due ma per i quali cominciare a pensare ad una gita fuoriporta o addirittura un weekend
Per sapere di tutto e di più sulle mille iniziative della città, altro posto da non perdere è ovviamente l’ufficio del turismo di Novara!
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Barbara